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Italia e mobilità sostenibile: qual è lo stato dell’arte?

30 luglio 2018 - Benchè sempre più spesso si senta parlare dell’importanza della mobilità a basso impatto e degli incentivi a suo supporto, pare proprio che l’Italia non vanti un buon posizionamento nel ranking europeo e mondiale per quanto concerne le scelte e le politiche green.

I dati europei

Secondo quanto rivelato dal rapporto di ACEA  European Automobile Manufaturers’ Association, relativo allo stato della mobilità green in Europa, il 76% delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici è situato in soli 4 paesi europei: Paesi Bassi, Francia, Germania e Regno Unito; l’Italia con sole 2.741 colonnine di ricarica installate (il 2,35% del totale) risulta piuttosto indietro nella classifica degli stati con le migliori infrastrutture dedicate alla mobilità sostenibile. Basti pensare che su un totale di circa 100 mila colonnine operative in Europa, il 28% è in Olanda, il 22 % in Germania il 14% in Francia e il 12% in Gran Bretagna. Ma perché l’Italia è indietro su un tema così importante come la mobilità a basso impatto? Recenti ricerche mostrano che, sebbene sia in aumento la proposta di auto elettriche da parte delle principali aziende produttrici non si sta registrando, in Italia, un incremento delle immatricolazioni.


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I grandi colossi mondiali

Se infatti Cina e Stati Uniti sono i due Paesi in cui la mobilità elettrica è in un momento di grande fermento, grazie soprattutto agli incentivi messi a punto dal governo cinese nel 2012 e tuttora in vigore nel primo caso, e alle politiche dell’era Obama nel secondo, per quanto riguarda l’Europa i trend degli acquisti mostrano un aumento molto a rilento. L’Italia in tutto ciò rappresenta il fanalino di coda e il motivo è da ricondurre, in parte, ad una questione economica: gli incentivi previsti per l’acquisto di auto elettriche sono fra i più bassi d’Europa, circa 3.000 € contro i 9.000 di media; inoltre il costo stesso delle vetture si aggira attorno ai 30 mila € di cui circa il 50% della spesa è da ricondurre alla batteria. A questo va aggiunto il fatto che le stazioni di ricarica sono ancora poco diffuse. In Italia sono 4.207 in 2.108 postazioni, circa una colonnina ogni 14.388 abitanti; in Germania le colonnine sono 22,708 una ogni 3.620 persone. La Norvegia in questo senso ha molto da insegnare, lì infatti le stazioni di ricarica sono “solo” 7.855 ma in proporzioni si ha una colonnina ogni 671 abitanti e l’obiettivo del paese scandinavo è quello di arrivare in sette anni ad avere il 100% delle auto in circolazione elettriche.

Le prospettive future

Anche se fino ad ora dati e statistiche non sembrano dimostrare il successo delle politiche italiane in tema di sostegno e diffusione della mobilità green, sembra che comunque per il futuro qualcosa si stia muovendo. Il 20 Giugno infatti il Governo ha dato il via libera all’Accordo sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e le regioni per l’individuazione dei programmi territoriali volti allo sviluppo di reti di colonnine di ricarica su scala nazionale per i quali si preannuncia un finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture di quasi 30 milioni di €. Buoni propositi insomma con cui si auspica di raggiungere presto risultati che possano far guadagnare all’Italia posizioni di prestigio almeno nella classifica europea.

stazioni di ricarica per veicoli elettrici


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